ProOne Meeting – l’alieno

Introduzione

Sono stato mandato sul pianeta terra con mandato esplorativo. Sono giunto in Europa, il cosiddetto “vecchio continente”. Più precisamente in Italia. Più precisamente nel nord Italia. Ancor più precisamente: nei pressi del lago di Garda. Qui, oltre al lago, a montagne in lontananza e alla pianura distesa placidamente, si percepisce una frizzante operosità della gente. In ogni dove vedo aziende, piccole medie e grandi. Mi hanno detto che si tratti di una delle zone più operose del vecchio continente e voglio comprendere di più. Inizio quindi, molto prima dell’alba, a girovagare.

Ore 5.30

Sono le cinque e mezza del mattino, la mia attenzione è attirata da un rumore metallico e da una luce al neon. Entro in uno stabilimento e osservo un giovane magazziniere armeggiare al suo computer. Sta inserendo le ultime informazioni relative agli ordini che, tra pochi minuti, andranno in consegna nei vari punti vendita.

Il giovane lavora nell’androne di una grande cella frigorifera dove sono immagazzinati generi alimentari che devono sottostare alla cosiddetta “catena del freddo” e, in questi casi, la rapidità della logistica è fondamentale.

Finito di inserire i dati, preme un pulsante sullo schermo e, alle sue spalle, un robot inizia a movimentare pacchi e cassette alla ricerca dei prodotti da consegnare; in pochi minuti i prodotti sono già sui rulli trasportatori che li conducono ai camion frigoriferi.

Osservo lo schermo del PC che rappresenta le varie operazioni del robot, in alto a destra capeggia un logo a me sconosciuto: ProOne.

Ore 6.00

Mi sposto di qualche chilometro e un capannello di uomini in divisa arancio attira la mia attenzione; si stanno scambiando le ultime battute prima di salire ciascuno sul proprio camion per il servizio della giornata: sono gli addetti alla raccolta dei rifiuti porta a porta. Ciascuno di loro ha in mano la scheda per il servizio odierno: un dettagliato foglio che ricorda le vie, i percorsi, le particolarità del giro.

Mentre a bordo dei loro veicoli si allontanano osservo meglio il foglio che hanno in mano: in alto a destra, anche qui, il logo ProOne.

Ore 7.30

Il vociare di alcuni bambini attira la mia attenzione. Mi avvicino, si tratta di una scuola materna. Una mamma saluta il proprio figlio che corre spensierato per raggiungere gli amici; la mamma ripone il giubbino del figlio nell’armadietto e, dalla busta collocata sull’anta, ritira un foglio. Si tratta del promemoria per la retta da pagare questo mese. La mamma controlla l’importo e ripone il foglio nella borsa sapendo che il dovuto sarà addebitato automaticamente sul conto corrente.

La segretaria nella stanza a fianco sta, infatti, inviando il flusso RID alla banca; anche sul suo schermo osservo il logo ProOne.

Ore 8.00

Seguo il formicolare di persone in zona industriale mi avvicino e entro in un’azienda metalmeccanica. Qui costruiscono veicoli industriali, camion per capirci.

Un enorme centro di lavoro robotizzato sta confezionando, in una danza di pistoni, traslatori e punzoni, la parete destra di un semirimorchio. Dopo aver osservato i movimenti del centro di lavoro provo a comprendere da dove arrivino tutti i dati che fanno muovere un così complesso armamentario. Dal centro di lavoro risalgo la rete locale e mi ritrovo in ufficio tecnico. Qui alcuni operatori stanno lavorando ai loro PC: inseriscono i dati dimensionali di ogni veicolo e il programma produce tutta una serie di file che sono lo “spartito” per i centri di lavoro che ho visto poco fa.

Il programma che utilizzano per questo complesso lavoro è, ancora una volta, ProOne.

Ore 9.00

Procedo nel mio vagare e mi ritrovo in un poliambulatorio dove un medico sta congedando un paziente. Dopo aver concluso la visita si reca al computer, apre la scheda del paziente, osserva la storia anamnestica, le patologie pregresse, gli esami svolti in precedenza, formula il suo referto. Con un pulsante stampa il Quadro Clinico Sintetico da conservare nella cartella clinica. Con un altro pulsante stampa la lettera referto che consegna al paziente.

Mentre il medico si destreggia, padrone del suo strumento, io osservo in alto a destra il logo che mi sta divenendo familiare: ProOne.

Ore 10.00

Spostandomi dall’ambulatorio, incrocio il titolare di un’azienda alimentare proprio nel momento in cui riceve un SMS sul suo telefonino. Guarda lo schermo e il messaggio lo informa che una delle celle frigorifere del suo magazzino è in allarme per una temperatura non corretta. Indago un po’ su chi possa avergli mandato il messaggio e, seguendo a ritroso il segnale GSM del suo cellulare, giungo all’azienda dove, a governare tutti i processi, ivi compreso il controllo delle temperature delle celle frigorifere, c’è ProOne.

Ore 11.00

Nella tarda mattinata il mio nomadismo tra le aziende mi porta in diversi uffici amministrativi dove vedo impiegati ed impiegate svolgere i compiti più disparati: chi deve gestire il rinnovo di un contratto a tempo determinato, chi deve occuparsi della manutenzione dei mezzi aziendali, chi di emettere una fattura elettronica, chi di registrare fatture di acquisto, chi di procedere alla liquidazione dell’IVA, chi di inviare flussi telematici all’Agenzia delle Entrate.

Comprendo poco di tutte queste tematiche ma una cosa mi balza all’occhio: tutti utilizzano ProOne.

Ore 11.30

Dopo gli uffici amministrativi è la volta di un negozio, un bel negozio di abbigliamento intimo, entro incuriosito dalla lingerie esposta in vetrina. La titolare del negozio sta concludendo una vendita: accompagna la cliente alla cassa e, tramite il lettore di codici a barre, procede a gestire lo scarico del magazzino e l’emissione dello scontrino fiscale. Anche lei utilizza ProOne.

Ore 12.00

Procedo nel mio girovagare ed arrivo ad uno Studio di Ingegneria che si occupa, prevalentemente, di sicurezza sul lavoro. Un’impiegata sta registrando le schede di formazione del corso conclusosi ieri e sta provvedendo alla produzione degli attestati di frequenza. La sento affermare al giovane collega che le sta a fianco che, da qualche anno tutta la gestione dello Studio è svolta con ProOne.

Ore 13.00

Girovagando per la campagna arrivo ad un’azienda che si occupa, tra l’altro, di raccolta dell’olio alimentare esausto. Osservo il via-vai di camion dal piazzale. Ogni operazione deve essere accompagnata dal cosiddetto “formulario”, un documento che attesta la provenienza, la destinazione e la natura del rifiuto movimentato. In ufficio un impiegato sta predisponendo i formulari del “giro” di domani. Ha selezionato in ProOne i clienti che saranno oggetto di raccolta e ha avviato la stampa. Mentre la rumorosa stampante ad aghi produce i moduli richiesti, si gusta una tazza di caffè.

Ore 14.00

In un’altra azienda vedo un reparto nel quale si esegue l’assemblaggio di prodotti per conto di terzi. Osservo tre fasi della lavorazione: l’arrivo di semilavorati, l’assemblaggio del prodotto, la spedizione dei prodotti finiti. In tutte le tre fasi un’addetta, mediante un lettore di codici a barre, documenta ogni operazione nel suo ProOne. Nell’ufficio amministrativo della medesima azienda, un’impiegata sta producendo un report della produzione della settimana precedente.

Ore 14.30

Arrivo in un’azienda mentre è in atto il consiglio di amministrazione. La direttrice sta presentando i report della produzione settimanale ed illustrando gli incrementi rispetto all’anno precedente. Il Presidente chiede delucidazioni su alcuni dettagli e la direttrice, con pochi click sul suo PC, estrapola quanto richiesto. Nel frattempo pensa che, vista la costante domanda su questi dettagli, chiederà a chi di dovere che la stampa di ProOne venga ulteriormente integrata.

Ore 15.30

In un’altra azienda oggi si riunisce il Collegio Sindacale e il responsabile amministrativo ha predisposto una serie di report tra i quali il bilancio di verifica nel quale ha chiesto a ProOne di provvedere a simulare, automaticamente, i ratei, i risconti e gli ammortamenti relativi al trimestre in esame. Si sente adeguatamente sereno: nella precedente occasione ha ricevuto i complimenti del Collegio e, anche stavolta, confida di bissare il risultato.

Ore 16.00

In un’azienda alimentare, simile alla prima di questa mattina, osservo un po’ di apprensione in quanto è giunta una richiesta di tracciabilità: l’autorità competente vuole sapere dove siano finiti tutti i prodotti di un determinato lotto che pare avere qualche risultanza non perfetta alle analisi condotte. L’impiegata, cercando di mantenere la calma, si avvicina al PC dove ProOne, anche questa volta, non la lascia sola: in pochi click produce le informazioni richieste e tira un sospiro di sollievo.

Ore 16.30

Osservo le squadre di un’azienda che si occupa di manutenzione del verde che rientrano dopo la giornata lavorativa. Alcuni di loro li avevo visti, questa mattina, fare manutenzione ad una rotonda presso la fiera. Incuriosito li seguo e giungo nell’ufficio tecnico dove vedo tre postazioni PC grazie alle quali i capi squadra documentano tutto il lavoro svolto. In una sorta di “botta-risposta” ProOne inizia a fare domande e l’operatore è sollecitato a fornire tutte le informazioni: chi eravate? dove eravate? quali lavori avete fatto? avete fatto acquisti? avete noleggiato qualcosa? avete rotto qualcosa? avete usato fitofarmaci?

L’inserimento dei dati da parte dei capi squadra predispone tutta una serie di risultati che l’ufficio tecnico avrà solo l’onere di controllare: la contabilità di cantiere, il registro presenze, il registro dei fitofarmaci. Il responsabile dell’ufficio tecnico, poco lontano, sogna già di dotare ogni squadra di un tablet per consentire l’inserimento dei dati direttamente dal cantiere, ancor più in tempo reale.

Ore 17.00

In un negozio di arredamenti poco lontano, osservo la fase conclusiva di una vendita. Una famiglia ha acquistato la cucina per la sua nuova casa. La titolare del negozio ha inserito tutti i dettagli dei prodotti che compongono la soluzione in una conferma d’ordine del suo ProOne che ora, con un processo ormai ben collaudato, “spacchetta” l’ordine di vendita in tanti ordini di acquisto, uno per ogni fornitore secondo criteri di scelta che coniugano convenienza e qualità. Gli ordini saranno inviati automaticamente, via e-mail, ai fornitori e la titolare già sa che, tra qualche giorno, nella lista delle cose da fare appariranno i solleciti che un’impiegata gestirà con i fornitori per garantire alla famiglia di poter fare presto la sua cena inaugurale.

Ore 17.30

E’ quasi sera ed arrivo ad un altro poliambulatorio, differente da quello di stamattina: qui si lavora in regime di accreditamento con il Sistema Sanitario Regionale. Tutta l’attività svolta oggi va immediatamente rendicontata alla Regione. L’impiegata al PC, con piena padronanza dello strumento, estrae i flussi informativi da inviare al SISS e ricorda quando, con il precedente sistema, questa operazione richiedeva uno sforzo ben maggiore. Sorridendo ripensa a quando ha ribattezzato l’attuale programma “ProOne Portento”.

18.00

Ancora una volta è il vociare dei bambini ad attirare la mia attenzione. Giungo in un parco giochi dal nome esplosivo. Qui le mamme chiacchierano ai tavolini del bar mentre i figli si scatenano sui gonfiabili, sul castello-labirinto e, i più piccoli, muovono i primi passi nelle aree loro riservate. Osservo chi entra e chi esce dal parco giochi. Ogni passaggio è scandito dalla lettura della tessera personale e il sistema (anche qui ProOne) provvede a scalare l’importo dovuto dal credito degli abbonamenti prepagati.

19.00

E’ giunta l’ora di cena e mi hanno detto che, da queste parti, c’è una Sagra dove hanno un’ottima cucina. Arrivo sul posto attirato dalla musica e mi siedo ad uno dei tavoli. Ai avvicina, quasi subito, una ragazza che, con il palmare in mano, prende il mio ordinativo. Appena se ne va, due ragazzini mi portano il coperto ed un foglio con la sintesi di tutto ciò che io ho ordinato. In basso sul foglio una scritta recita orgogliosamente “la nostra Sagra è gestita con ProOne”.

Conclusione

Come mi avevano detto, questa gente è veramente operosa. In tutta la giornata ho visto tante persone che si danno da fare per produrre il loro risultato, sia esso un alimento, un vestito, un camion, un mobile o un servizio. Ho anche visto molti che lavorano dietro le quinte nel comparto amministrativo e nel controllo di gestione. Ho, infine, visto chi governa e chi controlla i processi di queste aziende. Un fil-rouge ha accompagnato la mia osservazione: dappertutto ho visto ProOne. Ora mi resta una grande curiosità su questo ProOne, confido di poter comprendere di più nel prosieguo di questa serata.